L'esercito invisibile nello spazio di un Time-Lapse - A. Liquori

Il tempo si può fermare in uno scatto e accelerare in una sequenza, concentrare giorni in pochi secondi, in un video. Se in un minuto vedessimo il futuro e osservassimo la Terra da un punto lontano forse ci apparirebbe come un cocomero invaso da formiche..

Alcuni anni fa, nello scrivere un racconto avevo bisogno di sapere quale fosse il peso medio di una specie di formiche. Leggendo su siti scientifici, da subito cominciai a nutrire una certa ammirazione per questi piccoli esserini capaci non solo di sollevare pesi e volumi sproporzionati, ma anche di coltivare funghi e di rubare piccoli da altre colonie per crescerli in schiavitù. L'esercito degli insetti è enorme e calpesta la terra da molto tempo prima di noi e forse lo farà per molto tempo ancora dopo di noi. Per quanto cerchiamo di ucciderli con i nostri veleni acquistati al supermercato, loro ci sono sempre e hanno una loro utilità, per questo ho deciso di dedicargli un time-lapse e offrire a loro una anguria che hanno divorato in due settimane. Si, quello che vedete in circa un minuto, sono dodici giorni.

Adoro i time-lapse e gli slowmotion, adoro tutto quello che non si può vedere a occhio nudo, adoro credere di avere il dominio sul tempo e gestirlo per vedere ciò che altrimenti non potrei vedere e rivedere.

Sono certo che un giorno l'essere umano svelerà i segreti del tempo e li sfrutterà  a proprio vantaggio. Già oggi i fisici guardano stupiti alcune particelle sfuggire a quelle regole spazio temporali che fissano nella nostra percezione l'idea che lo scorrere del tempo sia inalterabile.

Mi piace pensare che le nostre vite siano un enorme time-lapse e che tutto potrebbe essere riavvolto, rallentato e velocizzato a nostro piacimento, una volta trovato il sistema per farlo.


Andrea Liquori - photographer


le mie esperienze.

mi chiamo Andrea Liquori, mi piace fotografare e ho avuto la fortuna di essermi appassionato allo scatto in un periodo della mia vita in cui vivevo all'estero. Era il 2003, il digitale non dominava ancora il mercato fotografico e accompagnato da un buon amico e maestro, imparavo a fotografare di notte sulle rive di uno splendido Tamigi, tra le montagne della Scozia e le foreste incantate del Galles. Le diapositive di quel periodo non sono certo artistiche ne possono essere esposte in una mostra ma per me resteranno le più belle foto della mia vita. Mi rendo conto di quanto sia stato bello scoprire la mia passione in luoghi e scorci che sembrano nati allo scopo di essere fotografati.

Il passaggio al digitale non è stato bellissimo per me, ancora provo tanta nostalgia per i rullini Velvia 50 e il fascino delle diapositive, ma il digitale mi ha dato modo di sperimentare tanto e a costo zero e soprattutto di accostarmi  facilmente a tecniche come il 3D e i time-lapse.

Per molti anni ho suonato la batteria in un gruppo Grindcore e pur essendo le mie, due passioni diverse tra loro, hanno in comune un fattore fondamentale: lo scandire del tempo, frazionato, accelerato o rallentato ma, al momento giusto.

Apparentemente oggi la fotografia è nelle mani di tutti, ma non esisterà mai una app capace di raccontare una storia in un singolo scatto.